VITAMINE E MINERALI - Analizziamo la vitamina D

15.02.2021

La vitamina D è fondamentale per la buona salute delle ossa ma anche per mantenere attivo il sistema immunitario e per altre funzioni del nostro organismo.

Diversi studi epidemiologici effettuati, hanno però riscontrato una percentuale discretamente elevata di casi con carenza di vitamina D nella popolazione generale. 

Innanzitutto è fondamentale sapere che solo in parte riusciamo ad assicurarci il fabbisogno di vitamina D attraverso l'alimentazione, per il resto abbiamo bisogno di esporci regolarmente alla luce del sole ed integrarla da fonti alternative (integratori). 

Come possiamo rimediare o prevenire questa carenza??

Andiamo per gradi:

A CHE COSA SERVE LA VITAMINA D?

Questa vitamina è di fondamentale importanza per la mineralizzazione di ossa e denti e dunque essenziale per la crescita nel caso dei più piccoli e per la salute generale del corpo quando si tratta di adulti o anziani.

La vitamina D aiuta l'intestino ad assorbire il calcio e mantiene livelli adeguati di calcio e fosforo, così da garantire una corretta mineralizzazione dell'osso, per la sua crescita e per il rimodellamento. 

Mantenere un adeguato livello di vitamina D previene il rachitismo nei bambini e la fragilità ossea negli adulti e la purtroppo nota osteoporosi nell'anziano e si mostra molto utile nella regolazione del sistema nervoso

Una costante esposizione al sole, con conseguente produzione di vitamina D, aiuta ad esempio in caso di depressione.

Questa vitamina è poi utile per il buon funzionamento del sistema muscolare, per rafforzare le difese immunitarie prevenendo in particolare le infezioni ma anche agendo come protezione contro alcuni tipi di tumori e malattie come l'Alzheimer. 

Oltre a ciò, però, la vitamina D ha molte altre funzioni fisiologiche importanti per il nostro organismo, inclusa la modulazione della crescita cellulare, il rafforzamento e la regolazione delle difese immunitarie, il mantenimento della funzione neuromuscolare.

Queste altre funzioni vanno a forte sostegno dell'ipotesi che la vitamina D sia coinvolta in altri disturbi, come le malattie autoimmuni e i tumori.

È evidente, quindi, quanto sia importante garantirsi sempre il giusto apporto di vitamina D considerando che questo varia in base all'età o a condizioni particolari (ad esempio la gravidanza)

MA DOVE SI TROVA LA VITAMINA D?

La vitamina D è una vitamina liposolubile, presente in modeste quantità in pesci grassi (salmone, aringhe), uova, latte e derivati, funghi, cacao, cioccolato (ovviamente non il classico cioccolato commerciale!!) ed è disponibile sotto forma d'integratore alimentare.

Però la presenza nell'organismo di vitamina D è dovuta in minima parte all'assunzione alimentare, la principale fonte è la sintesi cutanea che avviene in seguito all'esposizione ai raggi solari UV-B. 

Esponendosi al sole ogni giorno per almeno 20-30 minuti a regolare e moderata alla luce solare, infatti, la nostra pelle è in grado di sintetizzare questa vitamina. 

E' molto importante lasciare scoperti viso e mani e, quando possibile, meglio aumentare la superficie cutanea esposta lasciando scoperte anche braccia e gambe.

Bisogna stare attenti però ad alcuni fattori che ostacolano la produzione di questa sostanza. Ad esempio le protezioni solari che se da una parte ci proteggono dai raggi ultravioletti dall'altra non permettono la sintesi di vitamina D. 

Vi consiglio quindi di utilizzare le creme protettive nelle ore più calde del giorno riservando almeno una mezz'ora di tempo ad una esposizione senza crema (ovviamente quando il sole è basso e non vi è più il rischio di scottature).

In entrambi i casi, la vitamina D dev'essere attivata per poter essere utilizzata dal nostro organismo, e questo avviene a opera di due reazioni, la prima nel fegato e la seconda nel rene, dove si produce la forma fisiologicamente attiva, il calcitriolo.

Ad inibire invece l'assorbimento di vitamina D c'è l'obesità, un'esposizione alla luce che avviene dietro una finestra (il vetro ostacola il passaggio delle radiazioni solari), l'inquinamento atmosferico e l'anzianità (superata una certa età, infatti, si va incontro fisiologicamente ad una minore produzione cutanea di vitamina D). 

Riassumendo il metabolismo della vitamina D può essere influenzato da vari fattori:

  • ambientali: come l'esposizione al sole, uso di creme solari protettive che impediscono la fotoconversione, la pigmentazione della pelle e l'abbigliamento;
  • fisiologici: come ad esempio l'età, l' indice di massa corporea;
  • genetici: dai polimorfismi di geni coinvolti nella sintesi dei recettori o di enzimi;
  • individuali: come l'abitudine al fumo, patologie o terapie farmacologiche che ne limitano l'assorbimento o la trasformazione.

E SE SONO CARENTE DI VITAMINA D?

Come dicevamo all'inizio, diversi studi epidemiologici hanno riscontrato un'elevata percentuale di casi di carenza di vitamina D nella popolazione generale, complice anche il cambiamento di abitudini della società, per cui diminuiscono sempre più i momenti all'aria aperta e alla luce del sole in favore di quelli tra le mura domestiche o di un ufficio

Il dosaggio della vitamina D riveste un ruolo essenziale nelle persone che presentano disturbi del metabolismo del calcio associati a rachitismo, ipocalcemia, gravidanza, osteodistrofia nutrizionale e renale, osteoporosi nella post-menopausa, per chi assume farmaci che possono interferire con l'assorbimento della vitamina stessa (es. cortisonici, corticosteroidi, anticonvulsivanti), per soggetti affetti da patologie che causano malassorbimento (fibrosi cistica, celiachia, Morbo di Crohn), per soggetti a rischio, come anziani e persone ricoverate, persone obese o che hanno subito bypass gastrico.

Per sapere se si ha carenza di vitamina D bisogna fare un'analisi su un campione di sangue. I valori di riferimento sono i seguenti, per uomo e donna, espressi in ng/ml:

  • carenza: minore di 10;
  • insufficienza: 10 - 30;
  • sufficienza: 30 - 100;
  • tossicità: maggiore di 100.

Tali valori sono sovrapponibili a quelli indicati dall'US Endocrine Society (che definisce la carenza a valori < 20 ng/ml e l'insufficienza compresa tra 21 e 30 ng/ml) e dall'Institute of Medicine statunitense, che riconosce in valori pari o superiore a 20 ng/ml una concentrazione adeguata per il mantenimento di buona salute ossea. 

Livelli superiori a 30 ng/ml non offrono effetti significativamente migliori.

QUALI SONO I LIVELLI DI ASSUNZIONE RACCOMANDATI?

Visti i numerosi ruoli di questo prezioso micronutriente, recentemente sono stati alzati i livelli di assunzione raccomandati, proprio per garantire tutti i benefici legati a un corretto livello di vitamina nell'organismo. I LARN (livelli di assunzione di riferimento per la popolazione italiana) raccomandano 10µg (400 IU) di vitamina al giorno fino a un anno di vita, 15 µg (600 IU) per bambini, adolescenti e adulti e 20µg (800 IU) per gli anziani. 

È IMPORTANTE ASSUMERE SUPPLEMENTI DI VITAMINA D?

In caso di carenza di vitamina D è quindi necessaria un'integrazione vitaminica anche se, visto e considerato quanto abbiamo detto pocanzi direi che risulta abbastanza scontata!!

La vitamina D somministrata si accumula in gran parte nel tessuto adiposo, per poi essere rilasciata gradualmente. Ciò consente di utilizzare diversi schemi di somministrazione: giornaliera, settimanale o mensile. 

Ricordiamo, però, che la fonte primaria di vitamina D rimane l'esposizione alla luce solare: passare, quindi, più tempo all'aria aperta, migliorando il nostro stile di vita, anche da questo punto di vista può giovare alla nostra salute...e non solo in termini di vitamina D!!



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